Cos’è il Crowdfunding?

La parola crowdfunding, deriva dall’unione di due parole “Crowd” che vuol dire folla e “Funding” che vuol dire finanziamento. Quindi si tratta di una modalità di microfinanziamento collettivo, dal basso, per finanziare la realizzazione di un progetto. Inoltre è uno strumento che arriva dagli Stati Uniti e approda in italia nel 2005.

Il crowdfunding si utilizza soprattutto per la realizzazione di progetti che altrimenti non vedrebbero la luce, come ad esempio una startup, in quanto è sempre molto difficile convincere un investitore a finanziare un progetto nuovo che non ha molte garanzie di ritorno economico.

Tipologie di Crowdfunding

Esistono diverse tipologie di crowdfunding, distinte in base alla finalità per la quale si raccolgono le risorse finanziarie, oppure in relazione alla remunerazione prevista per i finanziatori del web:

  • Donation based- basato sulla donazione: presume la raccolta di fondi per iniziative senza scopo di lucro;
  • Reward based- basato sulla ricompensa: prevede, in cambio di una donazione in denaro, una ricompensa non monetaria come la ricezione di un premio oppure un riconoscimento immateriale, come un ringraziamento pubblico sul sito della società neo costituita;
  • Lending based- basato sul prestito a persone o imprese;
  • Equity based- basato sull’equità: che prevede la partecipazione al capitale sociale dell’impresa.

Piattaforme di Crowdfunding

Ecco alcune delle più famose piattaforme per sostenere progetti di SHARING ECONOMY (economia della condivisione):

Indiegogo

Si usa per finanziare progetti innovativi e/o il lancio di nuovi dispositivi. Pertanto ogni investitore viene premiato con una ricompensa ad hoc, che può essere un oggetto di merchandise oppure il dispositivo stesso;

Eppela

Nasce nel 2005 per finanziare progetti in ambito artistico, musicale e culturale, con valenza sociale o dal taglio imprenditoriale. Ogni progetto viene valutato attentamente e sono selezionati quelli più validi. Eppela prevede la scelta tra una raccolta “o tutto o niente” in cui si deve raggiungere la somma richiesta per incassarla, entro la data di scadenza della campagna. Oppure prevede una raccolta “prendi tutto” riservata solo a progetti di solidarietà gestiti da associazioni no profit o da utenti privati in cui si incassa comunque la cifra raccolta, anche se sotto al budget richiesto.

Mamacrowd

SiamoSoci la progetta nel 2017, per rivolgersi ad aziende innovative e start-up.  Gli investitori finanziano start-up o PMI in cambio di quote societarie, anche con importi ridotti. I progetti variano dalle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, ai servizi alle imprese, green economy, agroindustriale, turismo, immobiliare, biotecnologie, sharing mobility. Non ci sono costi per gli investitori, ma una commissione percentuale applicata sul capitale raccolto dai responsabili dei progetti. Esiste una soglia minima inferiore all’obiettivo totale, se la raccolta supera quella soglia l’importo viene incassato dalla startup, diversamente l’importo versato viene restituito agli investitori, senza alcun costo.

CrowdFundMe

 Nasce nel 2013 in Italia. Gli investitori finanziano start-up o PMI in cambio di quote societarie. I progetti variano dalle tecnologie ai servizi a imprese e consumatori. Per partecipare si invia la propria idea che viene valutata in termini di completezza, validità e potenziali aree di miglioramento. Se validata, l’idea passa al vaglio di un team di esperti che analizza business plan, interesse per investitori e chiede a un panel di investitori un feedback. Se riceve risultati positivi viene pubblicata online e si apre la call per 60 giorni.

StarsUp

L’anno di nascita in questo caso è il 2014 in Italia. Si rivolge esclusivamente ad aziende innovative, per aiutare start-up e PMI ad avviare e sviluppare progetti imprenditoriali o sociali. Gli investitori comprano delle quote dell’azienda e ne condividono il rischio d’impresa. Spetta all’azienda presentare un’offerta convincente corredata dei documenti necessari (è obbligatorio seguire la normativa in materia e leggere attentamente le indicazioni fornite sul sito). Sia gli investitori sia le start-up e PMI innovative devono registrarsi sul sito rispettivamente per finanziare la campagna o per avviarla

DeRev

Si rivolge in particolare a start-up, progetti creativi e innovativi, ma è aperta anche ad associazioni non profit. Le campagne sono organizzate per aree: arte, cultura, civic crowdfunding, non profit, sport, tecnologia e start-up. Oltre alla raccolta si possono sperimentare idee, testare prodotti, ottenere feedback e suggerimenti. Si può scegliere tra tre modelli di finanziamento: “O tutto o niente”, che prevede la restituzione dei fondi se non viene raggiunto o superato l’obiettivo in massimo 90 giorni; “Prendi tutto”, con accredito di tutti i fondi entro 90 giorni, anche se non si raggiunge l’obiettivo; “fundraising”, senza limiti temporali né obiettivi, più per non profit, partiti politici, enti pubblici che hanno bisogno di entrate continue.

Produzioni dal basso

Prevede campagne in diversi settori: Comunità & sociale, Libri & editoria, Film & corti, Eventi & festival, Musica & concerti, Arte & cultura, Start-up, ma dichiarano di essere aperti a tutti i progetti, senza filtri. Può essere utilizzata da aziende, associazioni no-profit e singole persone per chiedere fondi con cui avviare il proprio progetto.

Kickstarter

Piattaforma utilizzata soprattutto per progetti di creativi e start-up di beni culturali o oggetti d’uso comune innovativi (es. smartwatch, freezer, giacca da viaggio, gioco di carte, console di videogiochi, film e serie web), adotta un modello misto di donazione e ricompensa. Per usarla, è necessario indicare un obiettivo di finanziamento, se non si raggiunge entro i termini stabiliti, non si riceve nessuna donazione. Se si raggiunge, il progetto può essere supportato anche dopo il termine. I donatori vengono ricompensati individualmente in base all’importo della donazione. Gli investitori più generosi ricevono un bonus di preordine sul prodotto finale, articoli di merchandise come t-shirt e cappelli.

di Claudia Pucciarelli, Bottega del Terzo Settore