Quintana: intervista a Luigi De Santis, caposestiere di Porta Romana

Vedere giostrare i cavalieri al Campo Giochi sarà la vera vittoria per tutti i quintanari. Ne è convinto Luigi De Santis, caposestiere di Porta Romana, che auspica un rapido ritorno alla normalità sperando che l’estate senza Quintana resti solo un brutto ricordo.

Come ha vissuto il sestiere l’estate senza Quintana?

“È stata un’estate difficile senza la Quintana. Triste per il periodo che ci lasciavamo alle spalle, fatto di lutti e sofferenze ma soprattutto perchè ci è mancato il punto di riferimento principe che era la Quintana con tutti gli eventi, le cene, le riunioni. Adesso invece sentiamo che c’è un grande bisogno di ripartire, dopo molto tempo sento entusiasmo tra i quintanari. Non vediamo l’ora di tornare al Campo Giochi e dobbiamo ringraziare tutto il CdA della Quintana per gli sforzi che sta facendo”.

Gestire un comitato in piena pandemia non deve essere stato semplice?

“Direi proprio di no perchè sono mancate le occasioni di incontro a cui eravamo abituati. Il nostro gruppo ha fatto molteplici sforzi per restare compatto e programmare ma mancando gli eventi e senza la Quintana è stato complesso gestire la distanza e ci è mancato l’entusiasmo che solo la giostra può dare”.

Come sono andate le prove di Lorenzo Melosso? Che cavalli porterà?

“Lorenzo ha solo 20 anni ma ha dimostrato di avere una maturità ed una professionalità uniche. Si è allenato con costanza ed impegno senza mai abbattersi, con entusiasmo. Io ho seguito da vicino tanti cavalieri del mio sestiere ma devo riconoscere che per la giovane età è un ragazzo motivato, affidabile. Ha portato a visita il purosangue inglese Nata’s Jam e i purosangue Spetenca e Genoria. Sarà ovviamente lui a decidere su che cavallo puntare. Noi abbiamo piena fiducia in lui perchè è un vero campione”.

Riaprirete la taverna?

“Vogliamo riaprire perché per noi è un luogo di aggregazione senza il quale non possiamo stare. Quindi siamo contenti di poter avere di nuovo un posto dove incontrarci, parlare. Non esiste sestiere senza quintanari quindi li invitiamo a partecipare più degli altri anni, sempre nel rispetto delle regole. Ma abbiamo bisogno di tornare a socializzare”.

Che augurio vuole fare a Porta Romana e alla Quintana?

“Mi auguro di ritrovare l’entusiasmo degli anni passati, che si possa tornare alla normalità delle estati quintanare come le abbiamo sempre vissute. La nostra sfida è tornare al campo giochi e se riusciamo a fare questo avrà vinto l’intera città”.

di Veruska Cestarelli