Quintana: l’intervista a Matteo Silvestri di Porta Tufilla

Matteo Silvestri è il più giovane caposestiere della rievocazione storica ascolana. E’ stato eletto prima che scoppiasse la pandemia da Covid e si è trovato a gestire Porta Tufilla a distanza tra telefonate, gruppi whatsapp e videoriunioni.

Il primo mandato è iniziato in piena emergenza? Che periodo è stato?

“Il Coronavirus ha bloccato tutte le attività e quindi anche quelle del comitato. Ci siamo trovati a fronteggiare una situazione complessa e difficile da ogni punto di vista e mancando gli eventi quintanari è stato anche complicato trovare le occasioni per incontrarsi. La nostra realtà è stata messa a dura prova, e abbiamo finito per riunirci attraverso le varie piattaforme e i gruppi whatsapp. Mi sono mancati soprattutto i rapporti umani con gli altri
componenti del sestiere, ma in generale tutti gli eventi quintanari che scandivano la nostra estate.

E’ giusto disputare le Giostre? Voi siete pronti?

“Secondo noi è il momento giusto per ripartire. Abbiamo bisogno di normalità e le Quintane, la festa del Santo Patrono rappresentano un momento di forte identità per tutti noi. Il mio gruppo ha lavorato al meglio per preparare le giostre quindi non vediamo l’ora di andare al Campo Giochi. Ci auguriamo che le persone comprendano che è importante rispettare le regole per non vanificare gli sforzi fatti fino a questo momento.

Come sono andate le prove di Gubbini? Che cavalli ha portato?

“Massimo è il nostro cavaliere da tredici anni e abbiamo un rapporto consolidato con lui. Abbiamo portato a casa bellissime vittorie. In questi mesi si è allenato molto ed è pronto per scendere in pista. Ha portato alle prove tre purosangue inglesi: ‘Trentino’ di 8 anni, ‘Botteghe Oscure’ di 6 anni e ‘Uomo Felice’ di 5 anni. Il primo cavallo ha già fatto la giostra nel 2019 e comunque si tratta di cavalcature molto affidabili con cui Gubbini ha svolto un
allenamento specifico per prepararli al meglio per le due giostre, quindi sono cavalli su cui noi puntiamo moltissimo e speriamo che ci possono dare delle belle soddisfazioni”.

Avete anche un secondo cavaliere?

“Si. Si chiama Luca Chitarrini, ha 26 anni ed è originario di Narni. Si allena con Massimo ed è una persona molto fidata e lavorare al fianco di Massimo rappresenta una grande opportunità di crescita per Luca”.

Aprirete la taverna? E come la gestirete?

“La taverna rappresenta un luogo di socializzazione importante per tutti i quintanari. Per giovani e non, sapere che esiste una sede dove incontrarsi per condividere tanti momenti è fondamentale per far crescere la Quintana. Rispetteremo tutte le disposizioni governative per il contenimento del covid, quindi prima di tutto dovremo prevedere dei piani di sicurezza adeguati per mantenere le distanze e rispettare tutti i dettami legislativi. Proporremo varie serate per favorire la partecipazione dei sestieranti. E realizzeremo anche un giornalino con il quale informeremo sulle iniziative in programma”.

Che augurio si sente di fare alla Quintana e ai sestieranti? 

“Mi auguro di tornare presto alla normalità, alle nostre abitudini e a vivere la Quintana e la festa del Patrono come abbiamo sempre fatto”.