La rabbia è un’emozione primordiale, che deriva dall’istinto di difendersi per sopravvivere nell’ambiente in cui ci si trova e ha una funzione adattativa.

E’ frequente incontrare questa emozione tra gli adolescenti, i quali si trovano più a loro agio con le azioni rispetto alle parole. Questo perché per loro la capacità di controllo delle emozioni è ancora imperfetta e le azioni permettono una gestione più rapida delle emozioni. Gli adolescenti spesso si trovano nella situazione di doversi liberare di un’emozione spiacevole con parole o azioni aggressive e può generare disagio e preoccupazione nelle persone intorno a loro.

Diventare aggressivo è una strategia che l’adolescente mette in atto per fare i conti con alcune parti di sé sgradite. E’ un meccanismo psicologico che a volte può sfociare in scatti d’ira incontrollabili frequenti o intensi. L’adolescente ha bisogno di tempo per poter sviluppare autoconsapevolezza e autocontrollo ma se questi episodi diventano frequenti è necessario aiutare il ragazzo a trovare un modo efficace per gestire le proprie difficoltà emotive.

Ritrovarsi genitori di un adolescente è una cosa improvvisa, a cui si arriva spesso impreparati. Dal dolce bambino ci si trova davanti uno sconosciuto, difficile da saper gestire e che a volte può obbligare a mettersi in discussione come genitore e come persona.

La rabbia quindi, può essere non solo quella dei figli ma anche dei genitori, che hanno nostalgia del loro bambino, ma è giusto riconoscere queste emozioni perché prima di essere genitori si è umani. La presa di coscienza permette di imparare a tollerare, ad esserci sempre e insegnare loro che anche le loro emozioni hanno il diritto di esistere e che questo non distruggerà la relazione con il genitore.

Incontrare un professionista, in un ambito libero dal giudizio altrui, in questi casi può aiutare a sentirsi libero di esternare le proprie difficoltà e le questioni di cui è difficile parlare con familiari o amici.

Dott.ssa Alice Camilli
Pronto Soccorso Psicologico Ascoli Piceno
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