Tempo di Maturità, Tempo di Scelte
Per gli studenti delle scuole superiori questo è il tempo della maturità. L’esame di maturità è un po’ uno spartiacque. In un certo senso sancisce un prima e un dopo. È un momento di passaggio simbolico all’età adulta. È la prima volta in cui si prende parola di fronte a una commissione. E quel momento dice qualcosa di quella prima assunzione di responsabilità al punto tale da ritornare più volte nei sogni di adulto. È l’esame per eccellenza che suggella la fine di un’epoca della vita tra i banchi di scuola e il rapporto tutto sommato rassicurante con dei docenti che ti conoscono, che ti chiamano per nome.
La chiusura di questo ciclo segna l’avvento di un tempo altro, un tempo fatto soprattutto di scelte che, qualunque esse siano, conducono all’indipendenza, all’autonomia, alla separazione dall’altro genitoriale.
Decidere cosa fare, cosa diventare, cosa si vuole. Spesso questa scelta viene rimandata a difesa di una presunta libertà. Chi indugia nella procrastinazione sa bene che scegliere vuol dire perdere qualcosa e spesso il momento della scelta viene rinviato per tenere in piedi tutte le possibilità che si hanno a disposizione. Certo, una scelta di vita va ben ponderata. Ma c’è una grande differenza tra vagliare le opzioni e rimanere immobili, stagnare in un limbo.
Fare una scelta è un’operazione dolorosa di separazione dall’illusione dell’esistenza di un tutto raggiungibile, di un tutto possibile. Eppure questo taglio rappresenta in un certo senso la liberazione da una zavorra che appesantisce il desiderio.
E allora perché mai dovremmo rimandare il tempo del nostro desiderio?
Buona scelta maturandi!
di Roberta Calogiuri, Pronto Soccorso Psicologico