La psicologia, richiamando le tesi di Robert Sternberg, riconosce 7 tipi di forme d’amore nelle relazioni reali. L’assenza d’amore, la simpatia, l’infatuazione (quando c’è solo passione), l’amore vuoto (dove c’è solo impegno a voler rimanere insieme), l’amore romantico (che combina intimità e passione), l’amore fatuo (che comporta passione e impegno ma senza intimità) e il sodalizio d’amore (rapporto d’intimità e impegno senza passione).
Secondo l’antropologa Helen Fisher non tutti viviamo l’amore allo stesso modo. Molto spesso la stessa persona può vivere tipi di amore diverso a seconda delle persone con cui intreccia una relazione.
L’amore e la psicologia
I soggetti che intraprendono un percorso psicologico finiscono spesso a parlare di amore, delle difficoltà che possono incontrare con l’Altro dell’amore, l’Altro amato.
L’amore in psicoanalisi serve non solo a riscoprire l’oggetto originario ma anche a compensare ciò che non si ha avuto nell’infanzia, a rimediare alle mancanze dei genitori.
Al partner, consciamente o meno, si chiede anche di guarire le proprie ferite e talvolta si rimane delusi che ciò possa avvenire solo in maniera limitata.
La dialettica dell’amore si declina come una tensione tra due desideri contrapposti. Il primo spinge nella direzione della riscoperta, in modo che il partner sia il più possibile uguale alle immagini parentali originarie. Il secondo si oppone a questo processo e cerca una persona in grado di guarire le ferite inferte dai protagonisti dell’amore dell’infanzia.
Quando si trova un buon equilibrio tra questi due desideri contraddittori l’amore felice diventa possibile.
di Dott.ssa Alice Camilli