Inauguriamo oggi la rubrica dedicata alla candidatura di Ascoli a Capitale della Cultura 2024. L’ospite del primo appuntamento è il sindaco di Ascoli Marco Fioravanti che, intervistato da Pina Calisti, ha anticipato ai microfoni di radio Ascoli i contenuti del dossier inviato al Ministero della Cultura per far partecipare la nostra città al prestigioso riconoscimento.
“Abbiamo iniziato a lavorare ai contenuti del dossier già dall’ottobre del 2020, pochi giorni fa abbiamo ufficializzato la candidatura presso il Ministero della Cultura. Per noi è una grande opportunità. Vogliamo valorizzare le ricchezze enogastronomiche, culturali, storiche e paesaggistiche del nostro territorio”.
Quali e quanti vantaggi potrà portare questa candidatura alla nostra città e ai paesi circostanti?
Sicuramente potrà portare una grande ricchezza e grandi opportunità per il territorio, al di là del risultato. Infatti, se è molto complicato raggiungere un obiettivo del genere, altrettanto importante è il percorso che si intraprende e si percorre per raggiungerlo. Per questo, stiamo focalizzando il nostro ragionamento sul processo e sul metodo, perché questi potranno portare vantaggi a tutto il Piceno. La scelta è stata quella di promuovere un processo partecipativo, coinvolgendo tutti i comuni della Provincia. Infatti abbiamo deciso, se diventassimo capitale della cultura, di destinare una parte delle risorse per eventi culturali di tutti i comuni del territorio.
Tra gli attori che stiamo coinvolgendo non figurano solo quelli culturali ma anche quelli sociali e privati, come le imprese. In particolare, abbiamo lanciato una call per chiedere agli imprenditori di partecipare come soci fondatori ad un comitato di scopo; tutti i soci fondatori faranno parte del direttivo che darà l’indirizzo strategico al comitato.
Quanti saranno i rappresentanti del comitato tecnico?
Dipenderà dalle risposte che riceveremo. Le imprese che risponderanno saranno tra i soci fondatori del comitato di scopo che istituiremo di fronte al notaio e faranno parte del direttivo che darà l’indirizzo strategico culturale.
Anche Pesaro si candiderà Capitale della Cultura per il 2024.
Sì. In realtà noi , appena siamo stati eletti due anni fa, annunciammo la volontà di candidare Ascoli a capitale della cultura. Inizialmente candidammo la nostra città a capitale della cultura 2022, ma decidemmo di retrocedere la nostra candidatura, perché era candidata anche Ancona e abbiamo scelto di agire in modo unitario, in un clima di grande collaborazione. Poi, dopo l’annuncio della candidatura per il 2024, c’è stata anche la candidatura di Pesaro. Secondo me dovremmo ragionare insieme e andare in’unica direzione, però ovviamente rispettiamo tutti, quindi andiamo avanti. Sicuramente Ascoli Piceno è stata candidata per prima e sarà la candidatura vera delle Marche, sostenuta anche dalla Regione, visto che anche all’interno del comitato avremo anche l’assessore alla cultura.
Un’ulteriore opportunità della nostra città proviene poi dalla sua posizione geografica: siamo proprio al centro esatto non solo dell’Italia ma anche dal mare e dalle colline.
Sì, infatti Ascoli deve recitare il ruolo di città madre che si prende cura, dalla montagna al mare, di tutti i territori della provincia. Per questo svolgerà un ruolo importante anche di rilancio dell’appenino centrale e delle aree interne.
Questa candidatura ci darà anche un’ulteriore opportunità sotto l’aspetto turistico.
Sicuramente attraverso la candidatura e attraverso questo nuovo metodo che vogliamo portare avanti, Ascoli potrà svolgere un ruolo di grande promozione e attrazione turistica. Ascoli ha un valore da un punto di vista paesaggistico: abbiamo le montagne e il mare, i Sibillini, e anche il travertino, l’enogastronomia, il saper fare… sono molte identità del territorio che vogliamo racchiudere in un progetto di brand identity. Dal punto di vista turistico, questo progetto mira a rendere esclusiva la nostra cultura, per cercare di attrarre segmenti di mercato specifici, perché i turisti che vengano da noi vivano un’esperienza ricca di benessere e di bellezza.
Oltre al turismo, si punterà sull’attenzione all’ecosistema, sul tema dell’abbattimento delle barriere architettoniche, sulla digitalizzazione e sulla sostenibilità ambientale .
Sì, infatti una parte del progetto sarà orientata sulla digitalizzazione e sulla sostenibilità ambientale. Per esempio, stiamo lanciando il progetto “Ascoli Green”, cui molti hanno aderito, e quello sul biometano, per cercare di far sì che, nel nostro territorio, anche la sostenibilità ambientale produca lavoro.