Ultimo giorno di vacanza, oggi martedì 10 settembre, per studenti e personale scolastico marchigiani. In particolare, saranno 26.628 gli studenti e le studentesse della provincia di Ascoli che torneranno sui banchi, dei quali poco più di mille con disabilità, distribuiti su 1.352 classi. Tra questi, sono 3.614 i bambini della scuola dell’infanzia, 7385 gli alunni e le alunne della primaria, 5.259 i ragazzi della secondaria di primo grado e 10.370 quella della secondaria, su diciassette istituti comprensivi, uno omnicomprensivo e undici istituti superiori, collocati prevalentemente su Ascoli e San Benedetto, tranne piccoli eccezioni come Montalto e Ripatransone.
Avvio regolare nel nostro territorio
Un avvio che si preannuncia regolare, soprattutto per quanto riguarda le dotazioni organiche. «Sulla provincia di Ascoli Piceno e Fermo – ha assicurato Luca Pasqualini, direttore dell’Ufficio Scolastico Provinciale, ai microfoni di Veruska Cestarelli su radio Ascoli – non ci sono criticità; nei giorni scorsi abbiamo predisposto tutti i provvedimenti necessari per assicurare il regolare avvio delle lezioni. Abbiamo assegnato tutte le dotazioni organiche, incluse quelle di sostegno, come anche gli incarichi di supplenza, sia del posto comune sia di sostegno. Inoltre, tutte le classi rientrano nei parametri di norma. Siamo, quindi, pronti per assicurare il miglior servizio da parte delle istituzioni scolastiche».
Il nodo Castorano
Tutti i docenti in cattedra, dunque, da domani, mercoledì 11 settembre, mentre arrivano anche rassicurazioni alle famiglie di Castorano in merito alla formazione di pluriclassi. «Da domani sarà tutto regolare. L’ufficio ha trattato la problematica segnalata da Castorano – ha chiarito il direttore – e per quanto di nostra competenza possiamo affermare che le condizioni del comune di Castorano sono identiche a quelle degli anni scolastici passati. Il comune di Castorano, visto che rientra nel cratere sismico, potrà beneficiare di risorse aggiuntive, che a breve arriveranno dal ministero, sia in termini di personale docente sia personale Ata, per migliorare la sicurezza e la sorveglianza degli alunni e ampliare l’offerta formativa».
Dimensionamento degli istituti
In merito alla nuova legge sul dimensionamento delle autonomie scolastiche, sui territori di Ascoli e di Fermo le ricadute non dovrebbero essere pesanti.
«Per quanto riguarda il piano delle rete scolastica – continua Pasqualini – è stata avviata l’istruttoria da parte della provincia, ma possiamo affermare che sul nostro territorio non dovremmo avere grandi stravolgimenti perché le istituzioni scolastiche sono ben dimensionate. Ovviamente, restiamo in attesa degli esiti dell’istruttoria».
Gli auguri del vescovo Gianpiero
E mentre docenti e studenti rimettono mano agli zaini e alle cartelle, recuperando gli ultimi libri di testo che utilizzeranno nel corso dell’anno, puntuali giungono gli auguri del vescovo delle diocesi di Ascoli e di San Benedetto del Tronto, Ripatransone Montalto Gianpiero Palmieri, che definisce la scuola un luogo di vita dove si auspica la creazione di un “un clima condiviso di sostegno, gli uni agli altri, perché lì sia possibile crescere e ritrovare la speranza”.
Il messaggio integrale del vescovo
Vorrei augurare, a nome di tutta la Chiesa di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto e di Ascoli Piceno, gli auguri migliori a tutti gli alunni che cominceranno la scuola a breve e alle loro famiglie. Auguri a tutto il personale docente, a tutto il personale non docente, a tutto il mondo della scuola! Sentiamo tutti quanto sia importante la scuola, perché è un luogo di vita dove le persone, in modo particolare i bambini, i ragazzi, e le loro famiglie, vengono accolti e accompagnati.
È proprio necessario che si crei un clima condiviso di vicinanza, di prossimità, di sostegno l’uno agli altri: perché davvero la scuola sia una comunità in cui sia possibile crescere e sia possibile ritrovare la speranza. La speranza è il grande tema del cammino giubilare che ci aspetta dal Natale 2024 e per tutto il 2025. La speranza è esattamente quello di cui oggi c’è bisogno.
Sperare significa saper sognare per il futuro, avere buoni motivi per ritenere che quel futuro si realizzerà.
Sperare significa non rassegnarsi mai, ma andare avanti lottando, convinti di poter raggiungere gli obiettivi che ci si pone. Sperare è saper guardare l’orizzonte con fiducia, sapendo che la meta non è lontana, ma si può raggiungere. Questo atteggiamento, la speranza, è fondamentale nel cuore di ogni ragazzo.
E perché possa essere sentita davvero nel cuore di ciascuno di loro, è necessario che ci sia un mondo adulto coeso e collaborativo, per fare in modo che in tutti venga alimentata la speranza.
Il mondo della scuola non deve diventare un luogo di ansie, di competizioni, di prestazioni che rendono la vita impossibile; deve essere un luogo di crescita reale, dove ognuno possa sperare di realizzare il proprio miglioramento; perché, messo alla prova, sperimenta di saper affrontare le situazioni avverse.
E se per caso, per qualche motivo soggettivo o oggettivo, a scuola un ragazzo teme di non farcela, c’è tutto un mondo adulto che fa il tifo per lui, che gli è vicino senza sostituirsi, che lo sostiene nella fatica di andare avanti.
Davvero, noi dobbiamo contare su un’alleanza feconda tra tutti gli adulti, un’alleanza che non è più rimandabile: tra gli adulti della famiglia, della scuola, della società in generale e, aggiungo anche, della comunità cristiana. Dobbiamo proteggere, integrare ciascun ragazzo, aiutarlo a crescere, aiutarlo a vivere con speranza questo tempo.
Questo è anche il messaggio della Chiesa, un messaggio per ciascuno di noi. Buon anno scolastico a tutti!
di Stefania Mistichelli