Quale è l’età giusta per regalare uno smartphone ai propri figli? È possibile riuscire a concordare con i propri ragazzi, delle regole per un utilizzo sicuro del dispositivo? C’è il rischio che un bambino o una bambina possano sentirsi esclusi dai propri pari perchè ancora non hanno un cellulare? Sono queste alcune delle domande che più spesso i genitori si fanno, rispetto alla decisione di regalare ai propri figli uno smartphone, spesso rimanendo da soli a dover decidere su cosa fare.
E se da un lato alcuni genitori, in occasione di un incontro tenutosi recentemente nel territorio piceno, hanno raccontato di aver notato nei figli che abitualmente usano lo smartphone una limitata capacità di concentrazione, una minore capacità espressiva e un peggioramento del rendimento scolastico, dall’altro molti adulti confessano di fare fatica a resistere alle richieste pressanti dei più piccoli che, chiedono di poter avere un cellulare, per non sentirsi esclusi dai propri coetanei.
Come dimostrano diverse indagini, oggi le famiglie si sentono spesso forzate ad anticipare l’arrivo dello smartphone nelle mani dei propri figli a seguito delle pressioni commerciali e dei coetanei. La maggior parte degli esperti di diverse discipline – dalle scienze sociali a quelle psicologiche, mediche e dell’educazione – è convinta invece che la preadolescenza non sia un momento adatto al possesso di uno smartphone personale connesso in rete. In particolare, per quanto riguarda l’accesso ai social, la legge italiana ne vieta l’utilizzo autonomo prima dei 14 anni, normativa tuttavia spesso quasi del tutto ignorata.
La sfida per un uso più sano del digitale si vince soltanto insieme, con dei patti educativi, che coinvolgano famiglie, scuola ed istituzioni, riprendendo il proverbio africano che ricorda che “per educare un bambino occorre un intero villaggio”.
Proprio da questa considerazione, nasce il progetto “Verso i Patti Digitali”, che vede come capofila il Comune di Folignano, insieme al Comune di Maltignano e all’ ISC Folignano-Maltignano, con la collaborazione di alcune realtà dell’associazionismo e del terzo settore come: Masci, Siloe, Coop. Il Picchio, Coop Il Sorriso, Aiart – Associazione Cittadini Mediali ODV, Radio Incredibile. Il progetto, finanziato dall’ Ufficio del Garante regionale per i diritti della Persona (Garante per l’infanzia e l’adolescenza) prevede inoltre la partecipazione del Co.Re.Com Marche.
Il primo appuntamento del percorso che accompagnerà le famiglie interessate alla stipula di un Patto Digitale, si svolgerà Venerdì 8 Marzo alle ore 18 presso l’Oratorio San Luca a Villa Pigna di Folignano. L’evento, dal titolo “Famiglie e digitale: educarsi per educare” prevede la partecipazione della prof.ssa Stefania Garassini: giornalista, docente universitaria presso l’Università Cattolica di Milano ed autrice di articoli e saggi sul mondo digitale, tra cui “Smartphone. 10 ragioni per non regalarlo alla prima Comunione (e magari neanche alla Cresima)”(Ares, Milano), “Lo schermo dei desideri. Come le serie tv cambiano la nostra vita” (Ares, Milano) e ha curato il testo “Clicco quindi educo. Genitori e figli nell’era dei social network” (Ets, Pisa)
Il progetto “Patti digitali”, lanciato a fine 2022 dal Centro di Ricerca “Benessere Digitale” dell’Università di Milano-Bicocca e tre associazioni attive nel campo dell’educazione consapevole all’uso dei media (Mec, Aiart Milano e Sloworking), ha visto l’adesione finora di oltre 4mila genitori che hanno aderito a un Patto e la costituzione di oltre 70 gruppi.
Quello che si appresta a partire nel territorio di Folignano sarà il primo patto digitale di comunità stipulato nel Piceno e proporrà ai gruppi di genitori la sottoscrizione di alcuni impegni per gestire insieme la socializzazione dei figli nell’ambiente digitale: in primo luogo, decidere in modo collettivo i tempi in cui i preadolescenti possono fare esperienza dei diversi tipi di schermi, quali contenuti sono adatti e quali strumenti consegnare; partecipare con i figli a momenti di educazione digitale, attraverso incontri di approfondimento e di scambio di esperienze che mirino all’uso degli strumenti digitali non solo per fruire di contenuti ma per crearli insieme ai propri figli, imparando e anche divertendosi; infine, regolare l’uso degli smartphone sottoscrivendo un accordo con i figli che, insieme a loro genitori ed educatori si impegnano a rispettare.
Il percorso che parte a Folignano prevede la stesura del patto e la sua firma entro l’anno in corso, per costituire un presidio di educazione al digitale per tutto il territorio.