Prefetto De Rogatis: “Vigileremo e sanzioneremo gli eccessi”
Dallo scorso mese di aprile Carlo De Rogatis è il nuovo prefetto di Ascoli Piceno. Laureato in giurisprudenza, 62 anni, è vice prefetto dal 2008. Da luglio 2016 a giugno 2017 ha ricoperto l’incarico di commissario straordinario del Comune di Cortina d’Ampezzo e da giugno 2017 a giugno 2018, analogo incarico presso il Comune di Pieve di Cadore.
Lei si è insediato in piena pandemia con un territorio che soffriva molto dal punto di vista sanitario ed economico. Che situazione ha trovato?
“Ho trovato una situazione complessa sotto molteplici punti di vista. Oggi a distanza di qualche mese posso dire che l’attività vaccinale ha prodotto gli effetti sperati. Le cose stanno andando un po’ meglio e speriamo che continui così augurandoci che la variante inglese non si faccia vedere troppo da queste parti. La zona a maggior impatto è certamente la costa Adriatica a causa dell’afflusso di turisti e di giovani che si riverseranno nei locali. Ci stiamo organizzando per tenere tutto sotto controllo io spero e confido nel buon senso e nel senso di maturità che ognuno dovrebbe avere. Tutti abbiamo voglia di tornare ad una vita normale però questo deve essere progressivo perchè è necessario essere prudenti per evitare di trovarci tra qualche mese in situazioni spiacevoli. Approfitto per lanciare un appello a tutti gli ascolani e turisti che verranno in vacanza in questo bellissimo territorio. Non deve essere una fuga troppo in avanti o un liberi tutti, tutti senza mascherina. Se ci sono assembramenti facciamo attenzione e indossiamola la mascherina, rispettiamo il distanziamento per non vanificare gli sforzi fatti.”
In questi giorni abbiamo appreso che il numero di contagi è di nuovo in crescita, il che certifica che non tutti dimostrano di aver buon senso. Come è possibile conciliare la voglia di vacanza e libertà con il rispetto delle regole anche da parte di chi sembra faccia fatica ad osservarle?
“La mia libertà si ferma quando sovrasta quella dell’altro e le forze dell’ordine hanno ricevuto istruzioni di controllare il territorio. Con discrezione e buon senso. La speranza è che ci sia da parte di tutti soprattutto dei più giovani che sono più esuberanti, che hanno meno voglia di seguire le regole la consapevolezza che un comportamento sbagliato è un comportamento rischioso per loro e per gli altri. Quindi si ai controlli ma no alla militarizzazione. Nessuna penalizzazione per chi si comporta bene ma chi supererà il limite sarà sanzionato”.
Sulla questione fondi e ricostruzione lei ha detto a chiare lettere che c’è il pericolo delle infiltrazioni criminali. Quali strumenti verranno adottati per contrastare questo fenomeno?
“Abbiamo firmato pochi giorni fa un protocollo per i controlli nei cantieri della ricostruzione che fornirà alle forze dell’ordine uno strumento validissimo. Il settimanale dei cantieri permette di monitorare minuziosamente merci e persone che si muovono all’interno. Si tratta di un modello che ho già utilizzato nelle mie esperienze a Cortina quando ci sono stati i mondiali di sci e devo dire che consente di verificare tutta una serie di cose e fare i controlli sul campo in tempo reale. Quando ci sono i soldi arrivano i cattivi e noi dobbiamo cercare di rendere la vita difficile a coloro che sono dotati di cattive intenzioni”.
di Veruska Cestarelli