Ma servono le punizioni? Certo che si, certo che no! Il mondo degli esperti, dei genitori e dei nonni si divide, ma, come sempre, la verità sta nel mezzo. Con qualche piccolo accorgimento anche le punizioni hanno il loro valore educativo. Prima di tutto però ragioniamo sul perché occorre limitare l’utilizzo della punizione.
1) I bambini che vengono spesso puniti tendono a distaccarsi dai propri genitori. Nessuno accetta con piacere di essere sgridato o criticato. Per questo motivo abbiamo la tendenza a evitare chi assume con noi costantemente un atteggiamento critico e punitivo.
2) I bambini che vengono puniti spesso tendono a essere più aggressivi con gli altri.
3) L’utilizzo eccessivo della punizione mina l’autostima dei bambini e alla lunga diminuisce la loro motivazione a modificare il loro comportamento.
Ecco perché è vivamente raccomandato provare a gestire il comportamento dei propri bambini con le gratificazioni, piuttosto che con le punizioni. Ci sono comunque alcune occasioni in cui la punizione è necessaria, ma in questi casi è comunque sconsigliato utilizzare sanzioni fisiche. Quando ricorrere alle punizioni?
1. Se il comportamento problematico può causare un danno al bambino o ad altri bambini (ad esempio, se il bambino sta giocando con qualcosa di pericoloso).
2. Quando i rinforzi positivi non funzionano perché ci sono altre gratificazioni più forti che sostengono il comportamento disfunzionale del bambino (ad esempio, rientrare in ritardo).
3. Quando la disubbidienza del bambino persiste ad alti livelli nonostante siano state utilizzate le gratificazioni per la collaborazione e il rinforzo positivo per i comportamenti adeguati.
Memoriale per le punizioni
Quindi se dobbiamo ricorrere alla punizione perché non c’è altra soluzione, ecco alcune indicazioni per dare delle buone punizioni:
1. Punire immediatamente il comportamento negativo permette al bambino di collegarlo direttamente alla conseguenza negativa.
2. Rimanere calmi, razionali e attinenti ai fatti. La rabbia nel momento della punizione causa un probabile risentimento e rancore da parte del bambino.
3. Non arrendersi. Non si dovrebbero MAI utilizzare gratificazioni per far smettere un certo tipo di comportamento (ad esempio, cedere ai capricci). I comportamenti disfunzionali che vuoi stoppare vanno ignorati o puniti sempre, è più probabile che la sua frequenza e intensità si riducano se viene costantemente punito o ignorato piuttosto che se a volte viene sanzionato e a volte gratificato, in maniera incoerente.
4. Dare un segnale di avvertimento prima di dare una punizione.
5. Dare punizioni BREVI. Le punizioni molto lunghe ne vanificano l’effetto stesso.
È importante ricordarsi che le punizioni funzionano se vengono utilizzate in parallelo alle gratificazioni per comportamenti positivi. Se gratifichi generosamente i tuoi figli impareranno che non hanno bisogno di mettere in atto delle provocazioni o trasgressioni per ottenere la tua attenzione. Possono infatti ottenerla tutte le volte che fanno qualcosa (di positivo).
È importante ricordarsi che è il genitore l’adulto della situazione, che può fare la differenza sul finale della situazione e che si è sempre un esempio per i più piccoli, in ogni situazione.
di Cristina Fratini