La recensione di questo mese riguarda il best sellers di Nicholas Sparks, “Le pagine della nostra vita”.

“L’amore guardo’ il tempo e rise, perché sapeva di non averne bisogno. Finse dei morire per un giorno, e di rifiorire la sera, senza leggi da rispettare. si addormentò in un angolo di cuore per un tempo che non esisteva. Fuggì senza allontanarsi, ritornò senza essere partito, il tempo moriva e lui restava.”
(L. Pirandello)

Così dice Pirandello, l’unica forza a vincere la morte è l’amore e la vita è testimone di questa grande verità finchè si rimane nel cuore di chi ci ama, non si muore. Ma se si perde la memoria? Se si perde non l’amore, ma la possibilità di ricordare l’amore? Beh questa è la storia che racconta Nicholas Sparks nel suo romanzo “Le pagine della nostra vita”.

La storia

Storia di un amore contrastato da strettoie sociali di un’America del Sud legata a tradizioni vetuste e anacronistiche: “a volte il nostro futuro ci è imposto da ciò che siamo in contrasto a ciò che vorremmo”. Pregiudizi che giudicano un uomo in base al suo successo sociale anche se esso non è certo sinonimo di felicità. Lon, il suo promesso sposo “è un bell’uomo, affascinante, di successo, le sue amiche pensano che sia perfetto e per molti versi lo è”. Con lei “è gentile, mi fa ridere e so che a suo modo mi ama, ma c’è sempre qualcosa che manca nei nostri rapporti. Era sempre immerso nel suo lavoro che aveva per lui la priorità assoluta. Non gli restava tempo da dedicare alla poesia, non avrebbe mai sprecato le sue serate dondolandosi sotto un portico. Ovviamente questa era la ragione del suo successo e una parte di Allie lo apprezzava. Ma si rendeva conto che non le bastava, voleva qualcosa di più, magari non sentirsi relegata sempre in secondo piano”.

Il primo amore

“Noah invece, il suo primo amore, l’amore della sua adolescenza, era un uomo complicato, addirittura contraddittorio sotto certi aspetti, e tuttavia semplice. In superficie sembrava un ragazzo di provincia, reduce dalla guerra ed è così che lui vedeva se stesso. E invece c’era molto di più. Forse la lettura della poesia l’aveva reso diverso, o forse il merito doveva essere attribuito ai valori che suo padre gli aveva insegnato a rispettare. In ogni modo sembrava che Noah assaporasse la vita più di chiunque altro”. Lei si rese conto che ci voleva una grande forza per alimentare un’intima passione e Noah l’aveva avuta. “Chi mai a Raleigh, trovava il tempo per ristrutturare una casa? O per leggere Withman ed Eliot alimentando la propria mente con nuovi pensieri e immagini? O per contemplare l’alba da una canoa. Attività del genere non entusiasmavano certo la buona società di Raleigh, ma Allie avrebbe voluto che non le disprezzassero, perché rendevano la vita degna di essere vissuta”.

Con Lon “non ci sarebbero state mai sorprese ed è confortante sapere ciò che il futuro ci riserva. Sarebbe stato un marito gentile, avrebbero avuto una casa piena di bambini e di amici e una posizione rispettabile. Insomma il tipo di vita che aveva sempre programmato di vivere e che voleva vivere”. Avrebbe avuto la sicurezza, l’agiatezza, la serenità.

La malattia

L’autore invece, fin dalle prime pagine, riferendosi al dramma dell’alzheimer che togliendo la possibilità di ricordare, toglie alla moglie la possibilità dei vincere la morte ci dice: “Non so mai nulla in anticipo e nel più profondo di me so che non importa è la possibilità non la garanzia quella che mi fa andare avanti”. Due filosofie di vita: quella di Lon che ricerca la sicurezza, la protezione, il benessere e che, spinto dalla ricerca di successo, non riesce a godere del traguardo raggiunto e quella di Noah che ricerca la bellezza, la libertà, l’essenziale, che è capace di assaporare ogni attimo, che non teme l’incertezza e la precarietà perché è sicuro della sua passione, che è capace, con il suo sguardo, di far fiorire il meglio di sé negli altri.

“La paura di dimenticare”

Se non c’è il suo sguardo Allie non esiste veramente perché lui è l’unico che la conosce nel profondo, è capace di restituirla a se stessa e di trarre il meglio da lei. Il loro amore non può non fiorire perché restituisce ad entrambi la loro vera essenza, ma l’alzheimer portandosi via la coscienza, la memoria di Allie, se ne porta via anche l’amore e sono strazianti le sue parole quando in un momento di lucidità sussurra al suo Noah: “Ho tanta paura. Ho paura di dimenticarti di nuovo. Non è giusto, non posso sopportare di rinunciare a questo”. Ma poi confortata dalle sue tenerezze, dalla sua voce che le legge la storia del loro amore è lei che lo rassicura dicendo “il mio amore per te è così profondo, così incredibile che troverò il modo per tornare da te nonostante la malattia. Te lo giuro”.

“Le pagine della nostra vita”

E ciò avverrà in effetti e i medici si stupiscono dei lunghi momenti di lucidità che lui è capace di restituirle proprio leggendole ogni sera la storia del loro amore. Quando lei lo implora dicendo di aiutarlo a ricordare chi è, o almeno chi era lui conclude le pagine della loro storia d’amore con le parole di Whitman:

“Nulla è smarrito, né lo sarà mai. Non la nascita, l’identità, la forma,nessun oggetto al mondo, non la vita, la forza e le cose visibili… il corpo pigro e vecchio e freddo-bracerimasta di un antico fuoco… fiammeggerà di nuovo.”

Autore: Nicholas Sparks
Traduttore:
Lisa Morpurgo
Editore: Sperling & Kupfer
Collana: Pickwick
Anno edizione: 2013
Formato: Tascabile

Nicholas Sparks è uno scrittore americano nato a Omaha, Nebraska il 31 dicembre del 1965. Cresce in una comune famiglia medio-borghese americana, suo padre era un professore, sua madre una casalinga. La sua passione per la scrittura iniziò molto presto. Ancora studente scrisse infatti due romanzi. Dopo la laurea, pubblica il suo primo best seller “The Notebook – “Le pagine della nostra vita”, dopo solo un anno un altro best seller “Message in a bottle – Le parole che non ti ho detto” da cui sarà tratto anche un film (nel 1999) con protagonista Kevin Costner e Robin Wright Penn. Nicholas Sparks è un autore molto prolifico, ha pubblicato infatti decine di romanzi molti dei quali diventati in breve dei best seller, ambientati quasi tutti in North Carolina (dove si trasferì subito dopo la pubblicazione del primo romanzo e vi continua a vivere) e che hanno come trait d’union l’amore eterno, la fede e il destino.

a curda di Anna Maria Laurano
anna maria laurano@libero.it