Si è aperto ieri mattina Librarte, il festival del libro che si tiene a Folignano fino a sabato 20 aprile con eventi rivolti alla cittadinanza e al mondo della scuola.

Nell’anno del trentennale, Librarte ha scelto come tema quello della cura, declinato in tanti aspetti: la cura dell’altro, delle emozioni, del creato. L’inaugurazione di lunedì mattina ha visto il saluto delle istituzioni, il sindaco Matteo Terrani e l’assessore Brunella Casini, e anche dell’ex assessore alla cultura Emidio Albanesi, che trent’anni fa per la prima volta ebbe l’idea di organizzare una fiera del libro per ragazzi. “Mai avrei immaginato che questa manifestazione potesse essere così longeva – racconta – perché spesso le amministrazioni quando si alternano tendono a non riconfermare le manifestazioni promosse dalle precedenti. Qui c’è stata una continuità e anzi un impegno a migliorare, anno dopo anno, questo festival”.

Presente poi Daniele Marini, dirigente scolastico dell’Isc Folignano – Maltignano, uno dei cuori pulsanti della manifestazione, la presidente della Proloco Cinzia Ventili e il vescovo della diocesi di Ascoli  Gianpiero Palmieri.

La cura

“La cura è un argomento importantissimo – ha affermato – quando si parla della cura nella Bibbia si usano due verbi: custodire e coltivare. Da una parte custodisci la terra, non distruggerla, e dall’altra parte coltivala perché ti dia da mangiare, frutti, fiori. Questa cosa è vera sempre: bisogna custodire e coltivare per curare qualcosa, per esempio gli amici o l’ambiente. Nel caso del libro, attraverso la lettura io mi prendo cura di me stesso; custodisco e coltivo la mia interiorità. Se io leggo soltanto stupidaggini o cose violente non mi custodisco. Quando, invece, leggo una bella storia, gioiosa e triste, io custodisco e coltivo la mia interiorità perché, per esempio, trovo descritti tanti sentimenti e quando devo dire agli altri come sto io, so le parole con cui dirlo, mi so esprimere in modo che l’altro possa capire bene cosa mi porto dentro. L’opposto è trascurare; quando non ti curi, tanti sentimenti disordinati che non sai come esprimere ti fanno male dentro. Cura è una parola proprio grande e bella che si porta indietro tante cose, in continuità con tante iniziative che abbiamo organizzato anche noi in Diocesi”.

Gli appuntamenti

In apertura del festival, Enrico Galiano, ospite dell’edizione 2023, ha portato il suo saluto in collegamento streaming, quindi sono cominciate le iniziative in programma al PalaRozzi e nella galleria Al battente.

 La prima serata ha visto come protagonista Giovanni Muciaccia, il notissimo volto di Art Attack, il cui spettacolo è stato introdotto dal live del giovane rapper Lorenzo Zucchetti.

 “Lo spettacolo è una costola della scrittura del libro Attacchi d’arte contemporanea – racconta a Veruska Cestarelli – durante il quale parlo di comunicazione, di una comunicazione che non esisteva ai tempi di Art Attack perché non c’erano i social. Spiego, per esempio, come si costruisce un meme, che è una forma d’arte, e parlo di Bansky, un artista che ha un linguaggio complesso e di grande capacità espressiva”.

Anticostituzione

Stasera atteso un ospite di grande rilievo, Gherardo Colombo, che introdurrà la tematica della legalità. Ex magistrato, impegnato in un’intensa attività di divulgatore, principalmente nelle scuole, per la diffusione della cultura della legalità, presenterà il suo saggio “Anticostituzione”, un’occasione per rileggere con occhi nuovi il documento fondativo del nostro vivere civile.

Podcast di classe con radio Ascoli

Mercoledì sera, protagonista sarà radio Ascoli, media partner ufficiale della manifestazione. Alle 21, infatti, sarà presentato il podcast di classe realizzato dalla terza media della secondaria di primo grado dell’Isc Folignano Maltignano “Viaggio spazio-tempo in un secolo di radio”. Saranno presenti i vertici dell’emittente, compreso il vescovo Gianpiero Palmieri che consegnerà un riconoscimento simbolico al dirigente.

Il programma completo di Librarte è disponibile sui social della manifestazione.