In occasione dell’elezioni comunali ad Arquata del Tronto, i prossimi 3-4 ottobre, abbiamo intervistato i sue candidati alla poltrona di sindaco.

Partiamo dal candidato sindaco Piergiorgio De Marco.

Il comune di Arquata del Tronto è stato particolarmente colpito dal sisma 2016, con importanti e gravi conseguenze. Nel suo programma, quali sono i punti nodali per un suo rilancio economico e sociale?

Il rilancio del nostro territorio necessita innanzitutto della ricostruzione dei nostri paesi (abitazioni e luoghi di culto) affinché tutti i cittadini possano tornare e si possa ricostruire il tessuto sociale e comunitario perso in questi anni. Perciò ci adopereremo affinché la ricostruzione non si arresti, ma proceda speditamente. Nel frattempo favoriremo l’uso delle SAE libere e dei centri di aggregazione. Per il rilancio economico sosterremo la creazione di nuovi posti di lavoro. Lo faremo attraverso il sostegno alle attività presenti. Lavoreremo per la valorizzazione dei prodotti locali con l’ottenimento di certificazioni IGP e DOP, la riduzione degli oneri, la creazione di una zona franca che possa attrarre anche nuovi imprenditori.

Il territorio montano in generale e il comune di Arquata in particolare meriterebbero un ruolo di spicco all’interno degli itinerari turistici dedicati agli amanti della montagna e non solo. Cosa intende fare per raggiungere questo obiettivo?

Cercheremo di intercettare fondi europei, che permettano di mantenere la pulizia dei sentieri e il recupero dei muretti a secco, che sono patrimonio Unesco. Cercheremo inoltre di ampliare l’offerta turistica. Lo faremo creando un Museo che possa far tornare fruibili tutte le opere d’arti che erano presenti sul nostro territorio prima del sisma, potenziando le strutture ricettive e aree camper, creando una rete con i Comuni vicini, vari Enti e Associazioni che possano dare sempre maggiore visibilità al nostro territorio. Le nostre montagne devono tuttavia tornare ad offrire un’offerta turistica anche per gli sport invernali. Penso alla riapertura dell’impianto sciistico di Forca Canapine e al suo potenziamento.

Uno dei problemi del territorio montano è il rischio d’isolamento e quindi assumono particolare importanza le infrastrutture: cosa intende fare in questo senso?

Per evitare l’isolamento bisognerà ottenere una viabilità più scorrevole e veloce sulla via Salaria con il completamento della galleria di Trisungo e il miglioramento del tratto Quintodecimo-Acquasanta. Saranno necessari il completamento dei cantieri verso Pescara e Norcia, la riapertura della strada per Forca Canapine e la manutenzione di tutte le strade comunali. Intendiamo inoltre proporre la gestione da parte dell’Amministrazione del rifornimento di carburanti e gas a Trisungo. Vorremmo migliorare le comunicazioni telefoniche e via Internet e sostenere progetti per l’innovazione digitale e tecnologica.

Altra questione è lo spopolamento (aggravato dal sisma): cosa intende fare per attirare i giovani o comunque trattenerli e contemporaneamente sostenere la popolazione anziana?

Vogliamo offrire dei servizi che possano mettere i giovani nella condizione di non dover necessariamente abbandonare il territorio. Innanzitutto la nostra scuola, di alto livello tecnologico, deve continuare a garantire un’istruzione di elevata qualità. per fare ciò è necessario impedire le pluriclassi e mantenendo l’alta professionalità dei docenti. Proporremo inoltre progetti per aiutare le giovani coppie, supportare i genitori con un nido d’infanzia e una ludoteca/centro estivo. Vorremmo offrire ai giovani attività sportive sia sul territorio, sia con un servizio di trasporto da/verso i centri più vicini. Per gli anziani pensiamo ad un’assistenza quotidiana dei loro bisogni attraverso le associazioni locali, la realizzazione di una casa di riposo e di attività ad essi dedicate.

Abbiamo posto le stesse domande al candidato sindaco Michele Franchi

Il comune di Arquata del Tronto è stato particolarmente colpito dal sisma 2016, con importanti e gravi conseguenze. Nel suo programma, quali sono i punti nodali per un suo rilancio economico e sociale?

Sicuramente oltre alla ricostruzione con l’approvazione dei Piani attuativi dando concretezza al Documento Direttore per la Ricostruzione è fondamentale potenziare l’accoglienza delle strutture ricettive e facilitare la redazione dei Piani Speciali di Ricostruzione (PSR) per le frazioni. Inoltre bisogna ripartire dalle politiche sociali, dalla scuola, dalla cultura, dalla valorizzazione del lavoro, delle attività sportive e dei servizi sanitari per la nostra popolazione. Sviluppare politiche ambientali, la raccolta differenziata. Un ruolo primario è quello della scuola, con il mantenimento di tutte le classi. Valorizzare infine le tante aziende agricole sul territorio e favorire il turismo e le attività sportive.

Il territorio montano in generale e il comune di Arquata in particolare meriterebbero un ruolo di spicco all’interno degli itinerari turistici dedicati agli amanti della montagna e non solo. Cosa intende fare per raggiungere questo obiettivo?

Il turismo è connesso alla ricostruzione delle frazioni e alla valorizzazione del territorio, con la realizzazione di strutture ricettive, il potenziamento delle attività ristorative e del concetto di prodotti a Km 0 e della filiera corta. È fondamentale riportare tutte le opere d’arte sul territorio arquatano, organizzando eventi, mostre legati alla tradizione locale. Importante è il continuo sostegno a eventi culturali, sagre e feste patronali con la collaborazione di associazioni ed enti locali. Per quanto riguarda la stazione di Forca Canapine, bisogna fare accelerare i lavori di ripristino della strada provinciale per rivalorizzare la nostra stazione turistica tutto l’anno.

Uno dei problemi del territorio montano è il rischio d’isolamento e quindi assumono particolare importanza le infrastrutture: cosa intende fare in questo senso?

Per noi la viabilità deve preservare l’identità dei luoghi, riducendo i tempi di percorrenza verso i grandi centri urbani, affinché chi vive ad Arquata non possa avere ulteriori problemi con gli spostamenti. Punto principale è l’ammodernamento della Salaria e di tutti le infrastrutture danneggiate dal sisma. È davvero imprescindibile il completamento della connettività in fibra ottica, il miglioramento del segnale telefonico e la realizzazione di nuove aree di sosta nel territorio. Importantissimo è l’ampliamento dell’uso dell’energie rinnovabili. I nostri paesi devono essere facilmente raggiungibili e quindi è fondamentale ripristinare le strade comunali.

Altra questione è lo spopolamento (aggravato dal sisma): cosa intende fare per attirare i giovani o comunque trattenerli e contemporaneamente sostenere la popolazione anziana?

Di fondamentale importanza sarà il lavoro, fornendo a tutte le imprese e ai cittadini il supporto necessario, sia in fase di creazione di nuove attività imprenditoriali, sia attraverso la divulgazione delle opportunità dei bandi e fondi europei. La creazione di una zona franca per le imprese è una battaglia da vincere, insieme alla nascita di filiere, startup. Per la popolazione anziana bisogna mantenere adeguato il livello di servizi. E per fare questo bisogna utilizzare tutti gli strumenti utili in possesso (centro socio sanitario) aiutando le persone che hanno maggiori disagi. È di notevole importanza il sostegno all’associazionismo, aumentato i servizi sanitari. Per le giovani coppie rifinanziamento del bonus bebè.