di Cristina Fratini
Continuando sulla scia dello scorso articolo sul “prendersi cura di sé come persona, nel rispetto del proprio ruolo da genitore” facciamo un secondo passo, un passo che va verso i nostri figli, che è quello di prendersi cura di loro!
Come possiamo farlo nel migliore dei modi?
Come possiamo far crescere in modo sereno quelli che saranno i giovani del futuro? Perché alla fine questo è ciò che vogliamo come genitori. Per rispondere potremmo riprendere le parole che il maestro Oogway rivolge a Shifu, nel bellissimo cartone animato di Kung Fu Panda, nel momento in cui Shifu, disperato poiché non riesce ad addestrare il panda come Guerriero Dragone (Vi invito a trovare e vedere questa scena) va dal maestro e gli chiede aiuto. Il maestro gli risponde saggiamente così:
“Riuscirai nell’impresa se sarai disposto ad abbandonare l’illusione del controllo, a nutrire, a guidare e soprattutto a credere in lui”.
La parola chiave è fiducia
Ecco… questo come genitori siamo chiamati a fare: a credere nei nostri figli, nelle loro potenzialità, nel buono che c’è in loro, nei loro talenti. A credere che possono farcela sempre, che se cadono sapranno rialzarsi, che se soffrono sapranno come far tornare il sorriso dentro e fuori di loro, che se hanno le loro idee non vuol dire che siamo stati noi dei cattivi genitori. Tutto ciò naturalmente va fatto senza abbandonarli nelle loro scelte, ma guidandoli, stando loro accanto, attenti a non confondere ciò che desideriamo noi dai loro desideri. Dobbiamo abbandonare l’illusione del controllo e fare posto alla possibilità di accompagnare i nostri figli.
Tenere conto dei bisogni
Elemento fondamentale in questo processo è prima di tutto conoscere lo stadio evolutivo in cui si trovano i bambini, capire i loro particolari bisogni in quel preciso momento: è una “danza” quella che c’è tra genitori e figli, in cui i genitori devono essere flessibili nel modellare il passo in varie situazioni difficili che possono sorgere, partendo da una situazione di “prendersi cura” nell’infanzia e arrivando a promuovere l’autonomia in adolescenza.
Solo in questo modo potremo dare ai nostri figli quella cura particolare di cui loro hanno bisogno, quella cura adatta a ad ognuno di loro, precisa per ognuno di loro, pensata proprio per loro… perché è solo questo ciò di cui un figlio ha bisogno: essere pensato, essere desiderato, essere amato e sentirsi, di conseguenza, capace.