a cura di Gianluigi Canistro
Sembra uno show televisivo con telecamere, regia e presentatori (in effetti l’incontro era anche in diretta su YouTube sul canale AZIONE CATTOLICA Diocesi Ascoli Piceno) ma in realtà è “Lavoro per vocazione”, il primo focus tematico per i giovani di Azione Cattolica tenutosi venerdì 29 ottobre presso la parrocchia dei SS. Simone e Giuda a Monticelli, Ascoli Piceno.
Si riparte dai giovani e dall’EPCAC (E Poi C’è AC), progetto in stile Late Show nato nel 2020 per raccontare il tesseramento AC e giunto alla seconda edizione che, prendendo spunto dal noto programma televisivo EPCC (E Poi C’è Cattelan), focalizza il proprio sguardo sul Settore Giovani di AC.
Presentato da Sara Censori e Andrea Parissi con la regia di Matteo Rossi e Fabio Wostowiec, detto Bostik, l’incontro di venerdì ha posto al centro della discussione il mondo del lavoro, tema delicato specie per quanto riguarda i giovani.
Gli interventi degli esperti
Concluse le presentazioni iniziali da parte dei due conduttori, si comincia subito con il primo ospite anche se virtuale (il suo intervento è registrato) Enrico Nanni, incaricato MLAC (Movimento Lavoratori di Azione Cattolica) per l’Emilia-Romagna che spiega la sua idea di lavoro quale espressione di fratellanza sottolineando la necessità di aiutare sempre il prossimo e in particolare i giovani, cuore pulsante della società.
È quindi la volta di Cesare Gabrielli, esperto di politiche del lavoro per l’ANPAL servizi (Agenzia Nazionale Politiche Attive Lavoro) che, attraverso un’analisi attenta e curata, fornisce indicazioni concrete su come poter aiutare i giovani nella ricerca di un impiego ponendo come esempio i percorsi ITS, corsi di alta specializzazione volti a formare i giovani in breve tempo (i corsi hanno durata triennale o biennale) con tassi di occupazione a un anno dalla conclusione del percorso pari all’80%.
La serata prosegue con Isabella Del Gatto, consulente del lavoro di professione, che focalizza il suo intervento sull’importanza dei valori umani in ambito lavorativo, la cosiddetta etica del lavoro: impegno, fatica, intraprendenza e sacrificio.
I settori “tricolore”
Menzione d’onore per i nuovi settori del lavoro che vengono definiti i “settori tricolore”: verde, bianco e marrone (sì, proprio marrone), ovvero green economy, servizi di assistenza socio-sanitari e agricoltura dove i giovani stanno aumentando anche grazie alle loro idee innovative.
Arriva poi il momento dei fratelli Marco e Roberto Camerinesi che portano la loro testimonianza di “chi ce l’ha fatta” presentando la loro Cyber Evolution, azienda che si occupa di cyber security. Punta di diamante è il device Lecs, dispositivo innovativo di sicurezza di informatica Plug & Play, che protegge qualsiasi rete LAN con un sistema brevettato di contromisura. Insomma, seguire sempre le proprie passioni; è questo il loro motto ed è quello che li ha portati al successo e alla realizzazione dei loro sogni.
Concludono la serata Jessica Manfroni e Francesca Capriotti, animatrici di comunità del progetto Policoro, promosso dalla CEI e nato dall’idea di Don Mario Operti, al tempo direttore dell’ufficio nazionale CEI, che si occupa di aiutare i giovani del Sud dell’Italia a migliorare la propria condizione lavorativa tramite la formazione e l’informazione personale, ma anche con la fondazione di cooperative o piccole imprese.
E così giungiamo alla fine della serata: tra consigli e battute, opportunità e problemi tecnici (il microfono di Andrea ogni tanto decide di giocare a nascondino con il volume) si chiude il primo focus tematico per il Settore Giovani.
Appuntamento a marzo/aprile per il secondo “piccante” incontro. Tema: la sessualità.