CONGRESSO TEOLOGICO PASTORALE “L’AMORE FAMILIARE: Vocazione e Via di Santità”

In occasione del X Incontro Mondiale delle Famiglie, si è tenuto a Roma dal 23 al 25 giugno il Congresso Teologico Pastorale “L’AMORE FAMILIARE: Vocazione e Via di Santità” al quale hanno partecipato circa 2.000 delegati in rappresentanza delle Conferenze Episcopali di tutto il mondo e dei movimenti internazionali impegnati nella pastorale familiare.

I temi affrontati

I lavori si sono svolti attraverso conferenze e testimonianze che hanno affrontato una serie di temi tra cui la famiglia chiesa domestica, la corresponsabilità tra sacerdoti e sposi, il rapporto tra i giovani e gli anziani, l’accompagnamento alla vita matrimoniale e la formazione degli accompagnatori, l’amore familiare nella prova, l’identità e la missione della famiglia cristiana nell’era digitale e nelle periferie esistenziali.

Dai tre giorni di incontri emerge senza dubbio il dato positivo della varietà e creatività delle proposte pastorali attuate nel mondo per affrontare le sfide dei nostri tempi, indicativo di come lo Spirito susciti cammini diversi ma ugualmente importanti in funzione dei contesti culturali e sociali in cui le chiese particolari si trovano ad operare.

Le prospettive emerse

Segno di speranza per una Chiesa in cammino verso la santità sono state le prospettive che si intravedono in relazione ad alcune tematiche tra cui, in particolare:

  1. l’effettiva corresponsabilità di tutte le vocazioni che deve portare tutti i cristiani alla piena consapevolezza della propria dignità e del proprio ruolo come battezzati;
  2. l’importanza che la pastorale familiare, ma non solo, sia affidata ad équipe formate da sacerdoti e coppie per rendere effettiva la corresponsabilità e la complementarietà;
  3. l’esortazione alla realizzazione di veri e propri percorsi di preparazione e accompagnamento della coppia alla vita matrimoniale lungo tutto il suo cammino e in modo particolare nelle fasi cruciali, evitando il rischio di una formazione troppo intellettuale e poco pragmatica;
  4. la famiglia vista come la migliore chance di cambiamento per il mondo in quanto protagonista principale della costruzione di quel Regno di Dio, a cui è chiamata costituzionalmente la Chiesa, e che potremmo definire la realizzazione di un mondo giusto e fraterno.

Alcune proposte per migliorare

Sarebbe stato senza dubbio interessante poter ascoltare maggiormente il punto di vista di altre chiese, come quella africana per esempio, che invece sono rimaste ai margini del convegno sia per quanto riguarda le analisi socio-ecclesiali sia per quanto concerne proposte pastorali. Inoltre, sarebbe stato opportuno anche dare uno spazio alla Parola di Dio sia come presupposto per delle riflessioni teologiche sia come riferimento centrale delle attività pastorali delle famiglie e per le famiglie.

Per concludere, dal Congresso Teologico Pastorale emerge il desiderio e la necessità che la famiglia, chiesa domestica, recuperi il proprio ruolo di soggetto ecclesiale primario, affinché possa svolgere al meglio le due fondamentali attività a cui è chiamata: vivere al proprio interno la comunione, attraverso una speciale relazione di amore, non rinchiusa però al proprio interno ma aperta all’esterno, a tutta l’umanità, attraverso la missione.

a cura di Ursula Mancini e Claudio Bachetti, delegati ACLI