Il ricordo di Don Angelo Ciancotti
I primi anni
Don Angelo Ciancotti era nato a Lauf (Germania) il 15 maggio 1967 da Rodomonte e Bruna. Tornato in Arquata del Tronto, con la famiglia si trasferisce ad Ascoli Piceno, nel quartiere di Porta Romana dove, fin da ragazzo si inserisce nella Parrocchia del SS. Crocifisso a fianco del suo Parroco don Antonio Rodilossi e dove comincia a scoprire i primi segni della sua vocazione al Sacerdozio.
Dopo gli studi di scuola superiore, all’Istituto Agrario, entra in Seminario a Fermo per gli studi teologici e al termine dei quali viene ordinato Sacerdote dal Vescovo di Ascoli Mons. Pier Luigi Mazzoni il 24 giugno 1995.
Subito dopo, il 1° luglio 1995, viene nominato Vicario Parrocchiale a Mozzano a fianco del Santo Sacerdote Mons. Antonio Firmani. In questi primi anni del suo Sacerdozio, don Angelo si inserisce nella pastorale diocesana, diviene Assistente Spirituale dei Giovani di Azione Cattolica della nostra diocesi e in seguito anche del settore Adulti.
In data 11 febbraio1998 il Vescovo Mons. Silvano Montevecchi lo invia Parroco a Sant’Egidio in Ripaberarda di Castignano e successivamente, il 15 settembre 2001, anche Amministratore Parrocchiale di San Severino in Castel di Croce, in Rotella.
In queste parrocchie mostra le sue attitudini, restaurando, abbellendo, in particolare la realtà di Montemisio e realizzando anche una struttura, Chiesa e Casa, nella Frazione di sant’Angelo.
Rettore di Santa Maria della Carità
Il 27.09.2008 Mons. Silvano lo nomina Rettore della Chiesa di santa Maria della Carità in Città. In data 01.01.2010 viene nominato Assistente Ecclesiastico della Fondazione “Centesimus Annus – Pro Pontifice e il 5 febbraio 2010 Cappellano Magistrale del Sovrano Ordine dei Cavalieri di Malta e successivamente dell’Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme.
Il 10.12.2010 Commissario Straordinario della Confraternita della Madonna delle Grazie e il 29.02.2012 Addetto al santuario Madonna delle Grazie in Cattedrale.
Nel frattempo don Angelo frequenta la Pontificia Università Lateranense dove ottiene prima la licenza e poi, il dottorato in Sacra Teologia, con la tesi: “Francesco Antonio Marcucci (1717-1798), Erudito Prete, Teologo, Vescovo, Fondatore ed Educatore”, pubblicata nel 2014.
Insegna presso l’Istituto teologico Marchigiano ed è stato Cappellano della Polizia di Stato. Tra i suoi tanti impegni era anche membro del Consiglio Presbiterale e del Collegio dei Consultori della Diocesi.
La nomina a Parroco della Cattedrale e gli ultimi anni
Il 16 luglio 2015 il vescovo Giovanni D’Ercole promuove Don Angelo Amministratore parrocchiale della Parrocchia Santa Madre di Dio in Cattedrale e il 01 luglio 2020 Parroco della stessa parrocchia della Cattedrale.
Nella Cattedrale di Ascoli Piceno diverse opere sono state restaurate e portate a termine per suo interessamento e altre sono tuttora in fase di realizzazione.
Il vescovo Domenico Pompili, avvisato della partenza per il cielo di don Angelo Ciancotti ha detto di lui: «Ho conosciuto un uomo e un sacerdote che ha affrontato con grande coraggio la sua malattia senza mai distogliere il pensiero dalla sua amata Cattedrale che, sia pure a distanza per l’aggravarsi delle sue condizioni di salute, ha continuato a seguire con il suo “intelletto d’amore”. Con don Angelo scompare un pastore energico e concreto che in questi anni ha mostrato una grande attenzione alle persone a lui affidate oltre che ai luoghi culturalmente più importanti della Città. Fino alla fine ha conservato la fede e si è abbandonato fiducioso nelle mani di Dio».
La riconoscenza della Diocesi e della città
La diocesi e la città di Ascoli gli sono riconoscenti per la fatica e la tenacia con cui ha servito la Chiesa e la società.
Le prove e le sofferenze che ha dovuto sopportare soprattutto negli anni della malattia, lo hanno purificato, fatto crescere nella vita umana e spirituale. La comunità diocesana, i Vescovi che si sono succeduti e i sacerdoti, gli hanno manifestato sempre stima e affetto.
La testimonianza del suo amore per ‘Eucaristica lo ha portato, mentre era rettore nella Chiesa dell’Adorazione Perpetua, a far realizzare, con donazioni di oggetti in argento e oro, un grande e solenne Ostensorio per una maggiore visibilità nell’Adorazione eucaristica.
Le esequie e l’omelia del Vescovo Domenico
I funerali si sono svolti nella Cattedrale, Martedì 11 maggio, il Vescovo Mons. Domenico Pompili ha presieduto la celebrazione. C’è stata una grande partecipazione di Sacerdoti, Religiosi, Diaconi e rappresentanti di istituzioni politiche, religiose e laicali, insieme a tanto popolo di Dio.
Mons. Pompili, nell’Omelia, commentando la liturgia della Parola del giorno (At 16,22-34; Sl 138; Gv 16,5-11) ha sottolineato:
“Ora vado da colui che mi ha mandato e nessuno di voi mi domanda: Dove vai?”. Potremmo tradurla così per noi oggi: dove va la vita? E’ una domanda spesso censurata e se ne capisce il perché. La vita ha un senso? Che senso ha se va a sbattere contro il muro della morte, magari all’improvviso: per un incidente sul lavoro, volando su un deltaplano, o a causa di una neoplasia?
Don Angelo a questa ‘via’ che è Gesù Cristo che apre la vita ‘oltre’ sé stessa, ha aderito e creduto, con entusiasmo e con intelligenza, riuscendo ogni volta a travolgere qualsiasi ostacolo.
E’ stato un uomo e un credente senza fughe, né evasioni, né spiritualismi, ma sempre ancorato alla realtà, alla storia, alla vicenda quotidiana. La sua concretezza lo ha reso interlocutore attento di vasti settori della società civile e interprete affidabile della vita ecclesiale. Non mi riferisco soltanto alla sua passione per la bellezza e per l’arte, ma al suo ‘tarlo roditore’ che mi è parso di cogliere tra le righe delle conversazioni: la capacità di trasformare l’esistente, di reagire alle avversità, di servire la comunità nel bene e nel male.
Don Angelo ha percorso la via che porta a Dio. Ora noi, al Dio della vita affidiamo la nostra speranza incerta con le parole del Salmo 138: “La tua destra mi salva. Il Signore farà tutto per me. Signore, il tuo amore è per sempre: non abbandonare l’opera delle tue mani”.
Infine, molteplici sono state le manifestazioni di cordoglio giunte al Vescovo Pompili e alla famiglia di don Angelo da parte di personalità di rilievo nel mondo religioso, politico e sociale.
In particolare hanno manifestato la loro vicinanza, i Vescovi di origini ascolane, il Cardinale Giuseppe Petrocchi, il segretario generale della CEI, Mons. Stefano Russo, il Presidente dei Vescovi Marchigiani, Mons. Piero Coccia; anche il Vescovo emerito Mons. Giovanni D’Ercole, il nuovo Prefetto di Ascoli Piceno e il Signor Questore. Riposa in pace. Amen.
Il ricordo di don Angelo Ciancotti
Oggi, alle 18, in occasione del giorno in cui avrebbe celebrato il suo 54° compleanno, una S. Messa è stata celebrata in Cattedrale.
Domani sarà celebrata la Santa Messa in ricordo di don Angelo alle 9.30 a Brecciarolo, dove, giovane seminarista, contribuì a fondare l’Azione Cattolica e lunedì alle 17:00 nella chiesa di Santa Croce – Pescara del Tronto.