Domenica scorsa, a Porta Romana, nell’area antistante il sestiere, si è svolta la “1^ Giornata Diocesana del malato”. Una piacevole festa promossa dalla Diocesi di Ascoli Piceno in collaborazione con il Sestiere di Porta Romana e la parrocchia del SS. Crocifisso, che ha coinvolto decine di disabili; complice una splendida e calda giornata.

 La finalità

Lo scopo di questa attività è stato quello di superare le debolezze cognitive e porre le attenzioni sui punti di forza delle persone con disabilità. I protagonisti dell’evento, infatti, sono stati i disabili che, per un giorno, hanno potuto essere “insegnanti” e “facilitatori” di apprendimenti; un nuovo evento incentrato sulla sinergia dei disabili.

Le Associazioni

Tanto colore e calore da parte delle diverse Associazioni partecipanti, i cui componenti hanno offerto momenti di svago e di divertimento, attività ricreative e testimonianze dirette dei disabili arrivati da ogni parte della diocesi.  Per l’intera giornata, l’area di Porta Romana si è trasformata in un centro di accoglienza diurna per disabili, i quali hanno seguito i corsi di laboratorio formativi e ludico-ricreativi. In altre parole, è stato un susseguirsi di intrattenimento musicale, di animazione, di gag e tanto altro, pur di far divertire e strappare sorrisi sia ai disabili che alle loro famiglie.

L’Omelia

“Se non avessimo realizzato questa giornata – ha esordito il vescovo Gianpiero Palmieri – non avremmo messo il crocifisso che parla tanto alla città. Se non avessimo realizzato questo evento, non avremmo potuto immaginare quanto è bello stare insieme in questo luogo, sentendo che qui c’è il regno di Dio”. E ancora: “E’ il Signore Gesù, il crocifisso, che ci ha dato appuntamento e ci ha riuniti tutti intorno a questo altare”.  “Questo – ha proseguito l’alto prelato – è un altro modo di incontrarci, è una nuova giornata di cui dobbiamo trovare un nuovo nome perché definirla la ‘Giornata del malato’ non va bene; è ora di voltare pagina”. Si è soffermato, poi, sulle letture del giorno.

 Il rito religioso

La celebrazione eucaristica, presieduta dal vescovo, si è tenuta all’aperto. Ad arredare l’angolo, con drappi e fiori, dove era stato sistemato il crocifisso ligneo e l’altare, ha provveduto il parroco del SS. Crocifisso don Alvaro Campanelli, coadiuvato dal vice don Nunzio Lucidi, entrambi concelebranti, e da alcuni parrocchiani. Nel rito religioso sono state introdotte alcune novità.  Don Giorgio Del Vecchio, animatore della serata, ha tradotto, nella lingua dei segni, le varie letture, a favore dei non udenti; l’ostia è stata sostituita da una sottile sfoglia di pane azzimo, preparata dai disabili, che è stata consacrata e distribuita a tutti coloro che chiedevano di essere comunicati. Stupore e commozione ha suscitato Maria Vittoria Tranquilli, ragazza non vedente, quando, munita di un computer portatile tattile, ha letto la seconda lettura e il versetto del canto al Vangelo.

La cena

A conclusione della serata, c’è stata una pennettata, preparata dal Sestiere di Porta Romana, cui hanno fatto seguito torte salate, crostate e dolci vari, offerti dai parrocchiani del SS. Crocifisso.

Ancora una volta, dunque, la nostra diocesi si è schierata al fianco delle fasce deboli ed è stata ben lieta di promuovere un evento come questo ed a titolo gratuito. Un’esperienza, quindi, sicuramente da ripetere.

di Roberto Cestarelli

Grande successo per 1ma Giornata Diocesana del Malato