“Come sono belli sui monti i piedi del messaggero di pace”, diceva Isaia. Questa volta i monti non c’entrano, ma il messaggero di pace sí. Arrivato attraversando il ponte che collega la parte ovest a quella est di Ponte d’Arli dove sabato scorso sono state amministrate le cresime a cinque ragazzi ed una ragazza della comunitá parrocchiale dell’Annunziata di Arli. I piedi del Vescovo Mons. Domenico Pompili sono giunti proprio dal ponte che collega le due parti della cittadina e si sono fermati nella piazzetta antistante la Chiesetta. Li era allestito tutto l’occorrente per la celebrazione all’aperto. La serata molto piacevole è stata accompagnata da un venticello leggero che lasciava presagire la presenza dello Spirito Santo.
Lo Spirito come ponte tra Dio e gli uomini
“Mentre attraversavo il ponte, mi veniva da pensare che lo Spirito è come il ponte tra Dio e gli uomini. E lo Spirito è ció che rende possibile alla nostra umanità di percepire Dio. Alle volte questo ponte nella nostra vita lo teniamo diroccato, impedendoci di compiere questo passaggio verso Dio”. Con queste parole ha esordito il nostro messaggero di pace all’inizio della celebrazione. Nell’omelia ha ricordato che alla piattezza, monotonia e fragilità della carne, va incontro il sostegno dello Spirito di Gesù. “Gesù non è un personaggio del passato, ma interloquisce con la nostra coscienza, la cui parola ci interpreta ancor meglio di come noi stessi spesso ci interpretiamo a vivere, non raso terra, ma coltivando i nostri desideri piú profondi”.
Il messaggio ai genitori
Al termine della celebrazione il Vescovo sempre col suo stile diretto, concreto e molto cordiale ha rivolto un saluto e un incoraggiamento ai genitori dei cresimati. li ha invitati a non demordere, a non abbandonare il campo e a non considerare mai vani gli sforzi educativi, i quali quando vengono posti in essere, prima o poi sono sempre efficaci. Don Adam ha organizzato la celebrazione mentre don Francesco e due sacerdoti greco- cattolici don Andrei Buinich e don Kirill, amici in vacanza del parroco, hanno concelebrato.
La festa a Valledacqua
Dopo la partecipatissima celebrazione Eucaristica i sei cresimati con parenti e amici, in piena sintonia con lo Spirito Santo appena ricevuto, hanno festeggiato tutti insieme a Valledacqua con una cena. Un solido ponte di speranza per un presente e un futuro non piú di isolamenti, ma di riavvicinamenti a Dio e tra di noi.