Lo scorso 10 settembre nella chiesa intitolata a San Gennaro, in Folignano, si è svolta la serata di presentazione del libro “Storia di un gemellaggio”, al suo terzo appuntamento dopo le presentazioni ospitate nella Pinacoteca di Ascoli Piceno e nella parrocchia di San Giacomo della Marca.
Don Carlo Lupi è colui che ha voluto l’inizio di questo cammino e ha custodito la perseveranza nel praticarlo.
Un po’ di storia
La piccola parrocchia di Folignano, per solennizzare il grande giubileo del 2000, ha voluto rendere omaggio al suo patrono San Gennaro, recandosi in pellegrinaggio a Napoli, per la prima volta nel 2001 e senza sosta per i successivi 20 anni.
A Napoli ha trovato la grande accoglienza dei suoi cardinali, da S. E. Michele Giordano fino a S. E. Crescenzio Sepe e le due realtà ecclesiali hanno firmato due protocolli – religiosi e civili – il primo tra parrocchia di San Gennaro e Arcidiocesi di Napoli nel 2001 e il secondo, nel 2015, tra quest’ultima e la diocesi di Ascoli, nel nome di Sant’ Emidio, compatrono di Napoli. Durante la serata don Carlo ha ringraziato commosso la comunità di Folignano che, senza indugio, 20 anni fa lo ha seguito nel sogno di qualcosa che la superasse. Sempre amante della parola “insieme” ha concluso dicendo che “la comunità ha tanti limiti, ma ha fede nella comunità: il resto lo fa Dio”.
Don Joseph Katembwe si è definito l’ultimo coinvolto nel pellegrinaggio al quale sente con piacere di voler aderire, ritenendola una idea bellissima.
Ha suggerito un “gemellaggio al di là del pellegrinaggio”, un percorso che si affianchi all’evento principale del viaggio annuale a Napoli, per rafforzare e rinfrescare l’esperienza, passando anche per una maggiore conoscenza del Santo. Ha proposto anche una novena da comporre in onore di San Gennaro da recitare ogni anno prima della sua solennità che cade il 19 di settembre.
Il sindaco di Folignano, Matteo Terrani, ha riconosciuto il valore religioso e civile del gemellaggio ringraziando don Carlo Lupi ma anche chi lo ha preceduto come sindaco.
“Nella nostra storia di confine di Stato non suona strano né di avere un patrono che venga dal Sud né che pochissime parrocchie più a Nord di Folignano venerino San Gennaro”, ha correttamente riassunto.
Daniele Ricciotti, curatore della pubblicazione specie nella sua parte fotografica, ha recuperato nell’armadio dei suoi ricordi la ripresa originale della firma del protocollo del 2001, sottolineando che “ tecnologicamente 20 anni sono un’ era geologica ma per la comunità sono stati un soffio di bellezza e fratellanza” e che “ le foto e le memorie contenute nella pubblicazione narrano una storia semplice e autentica, di reciproca accoglienza”.
Sergio Spurio ha preso infine la parola sottolineando che il libro racconta quella importante parte della storia di Folignano degli ultimi venti anni che è stato ed è il gemellaggio con la città e l’ Arcidiocesi di Napoli. Le foto sono quelle dei cittadini di Folignano in una specie di album di famiglia di tutta la comunità alla quale Napoli ha insegnato che i santi sono in mezzo a noi. La pubblicazione è stata dettata dalla ampia documentazione raccolta negli anni, in un paziente esercizio della conservazione della memoria del gemellaggio, specie grazie al giornalino parrocchiale semestrale, sempre ben curato.
Come Sergio ama spesso ripetere “Il vero Tesoro di San Gennaro è custodito in una cassaforte che ha tre chiavi ed è il Sangue del Santo, solido come pietra ma poi liquido e gorgogliante nei giorni del prodigio”; rosso sangue è la copertina del libro che incornicia un’immagine rielaborata della processione dei mezzi busti che si tiene a Napoli a maggio e che vede la partecipazione della diocesi di Ascoli. “Una immagine in movimento quale auspicio ad un cammino sempre aperto”, ha concluso.