Si è tenuto sabato 18 maggio, nella sala Morgante di Casa Regina Apostolorum, il convegno “Accoglienza, affido, adozione. Nuove risposte a nuove sfide”, organizzato dall’associazione Unafamigliapertutti odv in occasione del suo decimo anniversario.

Si è trattato di un’occasione per riflettere e approfondire la realtà dell’accoglienza in tutte le sue forme, in uno scenario profondamente mutato in questi anni, anche per effetto della pandemia.

L’introduzione del vescovo

«Papa Francesco – afferma il vescovo Gianpiero Palmieri, introducendo il convegno – in Evangeli Gaudio, parlando del fatto che i cristiani sono invitati a buttarsi nella mischia delle relazioni, conia un’espressione diventata nota: “siamo chiamati tutti a portare avanti la rivoluzione della tenerezza”. Questo ha avviato una riflessione su cos’è la tenerezza, che rappresenta una dimensione importante nella vita familiare. Penso, infatti, che ognuno di noi ne abbia un bisogno gigantesco»

Quindi, il vescovo ha preso le mosse dal racconto di David Grossman “L’abbraccio”, un breve e folgorante apologo sulla solitudine e sull’amore.

La tenerezza

«È un racconto che parla della solitudine radicale – ha spiegato il vescovo dopo la lettura – che riguarda ognuno di noi, anche i genitori e i bambini. La tenerezza rappresenta una rivoluzione, è un linguaggio che tutti capiscono e che permette il superamento della solitudine nella profonda comunione con l’altro, pur nella differenza delle solitudini. Ė un’emozione che coinvolge il corpo e che si esprime nel corpo: è la mia risposta spirituale e corporea alla radicale solitudine dell’essere umano, al mistero dell’altro come altro che mi si rivela nel corpo, attraverso un gesto. Volevo sottolineare sei cose nei gesti di tenerezza: grazie alla tenerezza, l’altro è colto nel suo spessore e nella sua unicità; la tenerezza permette di stupirsi di fronte al mistero dell’altro, attraverso il riconoscimento della sua libertà; un gesto tenero dice che comprendo l’altro nelle sue vulnerabilità e nelle sue debolezze e vado oltre; vedo l’altro al di là delle sue debolezze; tenerezza è rinuncia al possesso manipolatore, ad ogni forma di violenza; tenerezza è, in sintesi, una celebrazione del corpo dell’altro. Nella bibbia ci sono tanti gesti e nella bibbia il corpo è la categoria centrale, perché corpo significa l’individuo nella sua identità irripetibile, che senza gli altri non vive».

Le relazioni

Dopo l’introduzione di Mons. Gianpiero Palmieri, si sono tenuti gli interventi della dott.ssa Marzia Masiello (Responsabile relazioni istituzionali Ai.Bi. Amici dei Bambini ETS) e della dott.ssa Antonella Zechini (Psicologa Psicoterapeuta “Associazione Ernesto ODVETS”), che hanno approfondito i cambiamenti e l’evoluzione degli istituti dell’adozione e dell’affido, la necessità della formazione, dell’accompagnamento alle famiglie e il ruolo insostituibile della Comunità come luogo privilegiato di accoglienza a 360° e di sostegno alle famiglie “accoglienti”.

Al termine del Convegno, presso il Giardino Vescovile, si è tenuto un momento conviviale con tutti coloro che hanno condiviso il percorso dell’associazione, stabilendo relazioni forti e fruttuose per la rete del territorio.

L’associazione

Nel maggio del 2014 nasceva UNAFAMIGLIAPERTUTTI ODV, associazione di famiglie adottive ed affidatarie sine die del nostro territorio. Il desiderio di vedere realizzato il diritto di ogni bambino a crescere in una famiglia ha portato in questi dieci anni l’associazione a sostenere genitori e figli, a diffondere buona cultura sull’affido e sull’adozione con momenti divulgativi, informativi, di confronto con famiglie, operatori, insegnanti, Istituzioni ed altre Associazioni.