La sera del primo gennaio scorso, nella nostra cattedrale, si è celebrata la solennità di Maria Madre di Dio e la 56^ Giornata Mondiale della Pace.

La tradizione

All’inizio del nuovo anno, come di consueto, il vescovo diocesano monsignor Gianpiero Palmieri ha voluto donare a tutti gli uomini e le donne di buona volontà, il suo augurio di pace. La comune attenzione dei presenti, si è concentrata sul messaggio di Papa Francesco, avente come tema: “Nessuno può salvarsi da solo. Ripartire dal Covid-19 per tracciare insieme sentieri di pace”. Nel testo del pontefice anche un riferimento al periodo buio del Covid e una riflessione sulla guerra in Ucraina.

Il rito religioso

Il vescovo diocesano monsignor Gianpiero Palmieri, ha presieduto la messa solenne, concelebranti diversi sacerdoti fra i quali don Giampiero Cinelli, don Giorgio Del Vecchio e don Lino Santini. Nella chiesa completamente gremita, la comune attenzione dei presenti si è concentrata sia sul messaggio di Papa Francesco, sia sulla “Luce della Pace”, che gli Scout del Masci e dell’Agesci ascolano hanno donato al vescovo, alle autorità civili e militari e alla comunità cittadina, depositandola, processionalmente, ai piedi dell’altare.

L’Omelia

Nell’Omelia, il vescovo Gianpiero Palmieri ha iniziato dicendo: “È davvero bello ritrovarsi questa sera insieme, nel primo giorno dell’anno, a nome di tutta la comunità diocesana, le istituzioni, le forze militari, quelli dell’ordine e i sindaci, per chiedere al Signore, per tutti gli abitanti del territorio, il dono della pace”. Si è soffermato, poi, sulla pace evidenziando che la parola pace “esprime tutto il bene che può venire da Dio, come giustizia, perdono, misericordia, gioia”. In altre parole, “tutto quello che Dio ci dona si chiama pace”. Ed ancora: “Dio fa brillare la sua luce in ogni cuore umano, specie quando vede un bambino, un figlio dell’uomo, perché possa comprendere che finché c’è un bambino in questa terra, c’è speranza”. Molti altri gli argomenti trattati: la Luce di Betlemme portata dagli Scout; i contenuti e lo spirito del messaggio di Papa Francesco; il cammino Sinodale come chiesa di Ascoli, degli immigrati ucraini festeggiati in città.

L’intervento del sindaco

Al termine della cerimonia religiosa, il sindaco di Ascoli Marco Fioravanti, ha letto la preghiera che il Papa Benedetto XVI lasciò nel lato occidentale del muro del pianto in occasione del suo pellegrinaggio a Gerusalemme avvenuto il 12 maggio 2009.

La consegna

Conclusa la concelebrazione, l’Alto Prelato ha consegnato a tutte le autorità, una copia del testo promulgato da Papa Francesco contenente il suo messaggio augurale. A lato del presule, gli Scout hanno donato la “Luce della Pace da Betlemme”, costituita da un lumino di vetro, come segno e augurio di un nuovo anno da vivere nella pace. Dall’anno 2000, infatti, gli Scout ascolani collaborano con la distribuzione della Luce della Pace, mettendo così in pratica uno dei punti chiave dello scoutismo, l’amore per il prossimo espresso nella “Buona Azione”.

L’animazione

La funzione religiosa è stata animata dal “Coro Armonico” diretto da Maria Janice, rafforzato all’organo dalla dodicenne Sofia Luzi assistita da don Paolo Simonetti, da due flauti, Angela e Alessia De Angelis, tre clarinetti Luca e Lorenzo De Angelis e Elisa Ciabattoni, con alla chitarra l’adulto Gian Mario. Giovanissimi e bravi il gruppo degli strumenti a fiato, quattro dei quali fratelli e sorelle, che hanno conferito particolare solennità alla liturgia Eucaristica.

di Roberto Cestarelli