Ascoli Piceno è stata inserita dal Ministero della Cultura nella short list delle dieci città che si contenderanno il titolo di Capitale Italiana della Cultura 2024, una prima vittoria per il territorio piceno che segna il primo passo lungo un percorso che prosegue in collaborazione con tutti i comuni della provincia, le associazioni e gli enti coinvolti, gli stakeholders e i cittadini.
Pina Calisti, su radio Ascoli, ne ha parlato con il sindaco di Ascoli Marco Fioravanti.
Il territorio ha raggiunto un primo obiettivo per il prestigioso riconoscimento di capitale della cultura 2024.
Sì, il mibact ha inserito il nostro territorio nell’elenco delle dieci città che si contenderanno questo ambito titolo. Una bellissima notizia, una grande gioia e soddisfazione che ripaga il grande lavoro che abbiamo messo in campo nell’ultimo anno per redigere il dossier, con una grande partecipazione popolare di tutte le associazioni culturali, sociali e stakeholder del territorio e tutti i comuni della provincia di Ascoli Piceno. Un progetto di grande partecipazione, di grande valore perché per la prima volta nella storia abbiamo messo insieme tutti i comuni, tutti in rete per una visione globale e non individuale, credo questo sia sto un grande passo in avanti.
Questo primo riconoscimento la considero una vittoria, perché arrivare tra le prime dieci finaliste significa che sicuramente è stato giudicato molto positivamente il dossier che abbiamo presentato al ministero per la cultura. Al di là del risultato finale il viaggio iniziato attraverso questa candidatura supportata dal comitato di scopo che abbiamo creato, credo che sia importante la volontà discrivere l’agenda di Ascoli nel 2030 seguendo obiettivi chiari e condivisi.
Quali sono i punti di forza di questo dossier?
I punti di forza sono tanti, però a mio giudizio i punti di forza più importanti sono tre.
- uno è il discorso della rete: un territorio che ragiona insieme e non in modo individuale avendo messo in rete tutti e 33 comuni dà una forza particolare a questo progetto;
- il secondo è l’aspetto innovativo e tecnologico: abbiamo proposto all’interno del dossier una piattaforma phigital, abbiamo vinto il bando del ministero della cultura e siamo arrivati i primi in Italia per la digitalizzazione di tutto il patrimonio culturale di Ascoli con un progetto di realtà aumentata che ti permette di guardare sia da lontano sia dall’interno la città rivivendone anche la storia e l’evoluzione dall’antichità ad oggi;
- infine la governance: aver siamo l’unica città candidata ad avere costituito già un comitato di scopo fatto da imprenditori privati e anche da enti pubblici e abbiamo già un cofinanziamento di 133milioni di euro con contratti firmati con la presidenza del Consiglio o con vari ministeri proprio sulla trasformazione culturale del patrimonio sia materiale sia immateriale.
Il claim scelto, “La cultura muove le montagne”, finora ci ha portato senza dubbio fortuna dimostrando che quando si lavora in sinergia si ottengono buoni risultati.
Assolutamente sì, quando si lavora in squadra si ottengono grandi risultati. Il claim che è l’unica cosa sul quale mi sono impuntato, l’ho scelto io e e mi è venuto in mente proprio perché attraverso la cultura possiamo rilanciare le aree interne. Infati, sto sto vedendo che arrivano tanti soldi per ricostruire le case – i contenitori – e va bene, però se non c’è il contenuto, se non c’è vita, se non c’è l’anima non c’è futuro in questo territorio. Quindi attraverso il dossier, attraverso questa candidatura vogliamo proporre un modello italiano da esportare in altri territori per il rilancio di tutto l’Appennino centrale. La cultura muove le montagne è proprio questo: l’investimento culturale trasformato in opportunità lavorative per rilanciare le aree interne.
La prossima tappa sarà il 3 marzo per il confronto con la giuria di esperti, come sta lavorando in questo senso il nostro comitato tecnico?
Il comitato lo stiamo riunendo ogni giorno, sto lavorando principalmente su questo perché ovviamente non possiamo sbagliare nulla e quindi sto partecipando ogni giorno a riunioni. Stiamo preparando anche l’audizione che sarà il 3 marzo alle 9 per presentare bene non solo il dossier, ma anche il progetto di territorio. Stiamo quindi ragionando sia chi far partecipare e come.
Poi il 29 marzo la giuria presieduta da Silvia Calandrelli dovrà poi indicare al ministro Franceschini la candidatura ritenuta più idonea.
Sì, la commissione entro il 29 darà l’aggiudicazione , questo è l’iter. Noi ce la metteremo tutta. Già stare tra le prime dieci questa è una grande vittoria, poi ovviamente la commissione giudicherà la città vincitrice per il 2024 sulla base di valutazioni tecniche, culturali e artistiche.